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Cooperative sociali di Taranto in agitazione: mancati adeguamenti ISTAT e contrattuali mettono a rischio i servizi essenziali

Sugli adeguamenti dovuti alle cooperative sociali per la lievitazione ISTAT e il recente gravoso rinnovo del CCNL la Confcooperative di Taranto si è mossa per tempo, affrontando questo problema prima con la Commissione Servizi e dopo in tre incontri successivi con l’Assessore ai Servizi sociali e i funzionari addetti.

Vaghe ed elusive le risposte ricevute, che hanno provocato una forte presa di posizione da parte di alcune importanti cooperative.

Le cooperative sociali attive sul territorio di Taranto denunciano il mancato riconoscimento, da parte del Comune di Taranto, degli adeguamenti ISTAT e degli aggiornamenti dei corrispettivi derivanti dall’aumento del costo del lavoro, previsto dal rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro delle cooperative sociali, sia per i servizi in convenzione che per quelli in appalto.

In particolare, le cooperative che gestiscono servizi socioassistenziali ed educativi residenziali e semiresidenziali rivolti ai minori, regolati  da convenzioni stipulate ai sensi del R.R. 4/2007, operano ancora in base ad un accordo siglato nel 2021 – si legge in una nota congiunta firmata da Gabriele Morales (Coop. La Vela), Antonio Bongiovanni (Coop. Prisma), Michele Imperio (Coop. La Solidarietà) – In tale convenzione, all’art.9, il Comune di Taranto si impegnava esplicitamente a riconoscere, previa, istruttoria, gli adeguamenti sia all’indice di revisione prezzi sia ai maggiori oneri derivanti dai rinnovi contrattuali del personale.

Nonostante l’aumento del costo della vita e il rinnovo contrattuale in vigore da febbraio 2024 – che comporta un incremento complessivo del 15% delle retribuzioni fino all’ottobre 2025 – il Comune non ha ancora adempiuto a tali obblighi. Le cooperative, pur applicando regolarmente il nuovo contratto collettivo, si trovano ad affrontare una situazione economica insostenibile.

A nulla sono valsi gli incontri con la Commissione Servizi del Comune (21 giugno), l’Assessorato competente (2 agosto, 31 ottobre, 5 novembre) e la richiesta di un confronto risolutivo inviata il 12 novembre. Anche le pec  indirizzate al sindaco e al segretario generale non hanno ricevuto risposta – proseguono le cooperative.

La stessa problematica si riscontra anche in riferimento ai buoni di servizio e alle rette relative alle strutture sociosanitarie gestite dalla Asl e dalla Regione Puglia, dove i corrispettivi continuano ad essere calcolati sulla base dei valori precedenti del costo del lavoro. Di fronte a questa grave situazione e alla totale mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, le cooperative sociali dichiarano lo stato di agitazione sindacale. Inoltre, hanno richiesto l’intervento urgente della Prefettura per convocare un incontro di conciliazione, al fine di sollecitare il Comune di Taranto a rispettare gli impegni contrattuali assunti.

Le cooperative ribadiscono l’importanza di un intervento tempestivo per garantire la sostenibilità dei servizi essenziali erogati a beneficio della comunità.